Cooperativa Luce e Lavoro

LA NOSTRA STORIA

La Cooperativa Sociale “Luce e Lavoro” viene fondata nel 1982 dai coniugi Aldo e Gabriella Teza, sotto l’egida del Movimento Apostolico Ciechi.

L’idea, per quel tempo innovativa, è di creare uno spazio dedicato dove le persone non vedenti con minorazioni aggiuntive possano ritrovarsi e lavorare insieme. La struttura prende avvio con un gruppo di cinque ospiti, due dei quali sono tutt’ora presenti in Cooperativa, grazie anche al contributo importante dei Padri Vincenziani che misero a disposizione una sede a Quinzano (VR).

Nei primi anni novanta la Cooperativa si trasforma in C.E.O.D. (Centro Educativo Occupazionale Diurno), per corrispondere meglio alle disposizioni vigenti in materia di cooperazione sociale e far fronte alle richieste di numerose famiglie, che chiedono un referente educativo sul territorio sempre più mirato alla promozione umana e sociale delle persone cieche con minorazioni aggiuntive. Il gruppo si amplia notevolmente arrivando fino a quindici unità.

A questa positiva congiuntura hanno contribuito in modo determinante:

  • il riconoscimento e l’assunzione, da parte delle U.L.S.S. territorialmente competenti, di alcuni progetti presentati dalla Cooperativa stessa;
  • la devoluzione dei fondi della legge 284 in favore di progetti mirati alla riabilitazione, allo sviluppo delle capacità e dell’autonomia personale delle persone non vedenti con minorazioni aggiuntive;
  • il riconoscimento di Centro Multizonale; 
  • la destinazione di 10 posti letto da parte della Conferenza dei Sindaci per la realizzazione di un piccolo centro residenziale (progetto “Dopo di Noi”).

La storia recente si arricchisce poi di ulteriori importanti obiettivi e traguardi:

  • 2010: assegnazione da parte del Consiglio comunale di Verona di un immobile in concessione gratuita per la realizzazione della futura nuova sede sociale;
  • inizio dei lavori e posa della “prima pietra”;
  • celebrazione della “rama”: come da tradizione, dalle nostre parti, si festeggia l’ultimazione dei lavori del tetto collocando la cosiddetta “rama” sul tetto e celebrando i lavori ormai finiti con un pranzo tutti insieme.
  • primi finanziamenti deliberati da: Enti Locali, Regione Veneto, Fondazioni, Istituti di Credito, Associazioni e Privati, per la ristrutturazione del fabbricato di Via del Pestino;